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valletta
G. Dorè, i principi negligenti

  I principi negligenti a pentirsi sono i penitenti situati nella valletta fiorita, colpevoli in vita di aver trascurato i loro doveri spirituali e terreni. In questa valle devono trascorrere tanti anni quanto hanno vissuto in vita, intonando il “Salve, Regina”¹ e subendo le tentazioni di un serpente, forse lo stesso che tentò Adamo ed Eva. In compagnia di Sordello, che in questa balza fa’ da cicerone, i due poeti li incontrano il pomeriggio del 10 aprile 1300, assistendo anche alla cacciata del serpente da parte di due angeli con la spada spuntata. Tra tutti loro Sordello (Purg. VII, 91-136) cita: l’imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo I d’Asburgo², reo di non essersi occupato delle sorti d’Italia; Ottocaro II di Boemia, re di Boemia nonché nemico giurato di Rodolfo, che ora conforta come un amico; Filippo III l’Ardito, re di Francia dal 1270 al 1285; Enrico I di Navarra, re di Navarra dal 1270 fino alla sua morte; Pietro III d’Aragona, re d’Aragona dal 1276 al 1285 e di Sicilia dal 1282 al 1285; Carlo I d’Angiò, regnante francese di rilievo nel panorama trecentesco europeo; Enrico III d’Inghilterra, re d’Inghilterra dal 1216 fino alla sua morte; Guglielmo VII, marchese del Monferrato dal 1254 al 1292. Inoltre Dante incontra Nino Visconti, suo grande amico e ultimo giudice della Gallura dal 1275 al 1296, e Corrado “il Giovane” Malaspina³, signore della Lunigiana, la cui famiglia lo ospiterà nel suo esilio.

Note:
¹ a fine giornata inoltre intonano l’inno “Te lucis ante”.
² l’unico di tutti i principi a sedere più in alto e a non recitare il “Salve, Regina”, essendo preso dal rimorso di non aver adempiuto ai suoi compiti.
³ nipote di Corrado Malaspina, detto “l’Antico” .